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  • Editoriale



    di
    Alessandro Vaccarone

    Una navigazione difficile


    Ci stiamo avviando, o almeno così si dice, verso un mondo profondamente cambiato dalle crisi ancora non risolte, nonché da quelle in atto e da quelle che si ipotizzano come conseguenze degli epocali mutamenti geopolitici. Coloro che stanno fuori dalla mischia, perché protetti da stipendi e pensioni "sicure", continuano a prevedere scenari ed indicare soluzioni, collaborando così unicamente ad aumentare la confusione in atto.
    Manca una guida per il cambiamento e forse è giusto così, valutata l’incidenza di quelle che una volta si chiamavano variabili indipendenti ma che oggi (ed in prospettiva) devono essere rinominate variabili dipendenti dalla imprevedibilità dei sistemi economici, politici, finanziari, ambientali,ecc. ecc.
    Siamo quindi all’inizio di un viaggio alla scoperta di un mondo nuovo, nel quale difficilmente si potranno prevedere, almeno nel breve e medio periodo, lunghi periodi di stabilità.
    Alla partenza, vista con gli occhi di chi fa impresa, sono presenti flotte eterogenee: grandi navi mercantili, navi da combattimento, veloci battelli corsari, motoscafi d’altura mascherati da tranquilli pescherecci, barche a vela, barche a remi, canoe con un solo rematore.
    Immaginiamo una regata competitiva, nella quale però non ci si batte contro quelli della propria stazza, ma tutti contro tutti!

    ...CONTINUA


    La Redazione

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    Una navigazione difficile


    Ci stiamo avviando, o almeno così si dice, verso un mondo profondamente cambiato dalle crisi ancora non risolte, nonché da quelle in atto e da quelle che si ipotizzano come conseguenze degli epocali mutamenti geopolitici. Coloro che stanno fuori dalla mischia, perché protetti da stipendi e pensioni "sicure", continuano a prevedere scenari ed indicare soluzioni, collaborando così unicamente ad aumentare la confusione in atto.
    Manca una guida per il cambiamento e forse è giusto così, valutata l’incidenza di quelle che una volta si chiamavano variabili indipendenti ma che oggi (ed in prospettiva) devono essere rinominate variabili dipendenti dalla imprevedibilità dei sistemi economici, politici, finanziari, ambientali,ecc. ecc.
    Siamo quindi all’inizio di un viaggio alla scoperta di un mondo nuovo, nel quale difficilmente si potranno prevedere, almeno nel breve e medio periodo, lunghi periodi di stabilità.
    Alla partenza, vista con gli occhi di chi fa impresa, sono presenti flotte eterogenee: grandi navi mercantili, navi da combattimento, veloci battelli corsari, motoscafi d’altura mascherati da tranquilli pescherecci, barche a vela, barche a remi, canoe con un solo rematore.
    Immaginiamo una regata competitiva, nella quale però non ci si batte contro quelli della propria stazza, ma tutti contro tutti!

    La posta è arrivare al di là del grande oceano dell’incertezza per approdare in un mondo diverso, del quale, a parte i "soloni" che salutano dalla riva le flotte in partenza, nessuno conosce i possibili assetti.
    Se usciamo dalla metafora, le grandi navi mercantili sono le grandi multinazionali, onnivore e lobbyste, le navi da combattimento sono le banche e le finanziarie, armate solo per difendere i propri "tesori", i veloci battelli corsari sono le start up, sempre in lotta con onde troppo grandi per loro, i motoscafi d’altura mascherati da tranquilli pescherecci sono le società pubbliche o a partecipazione pubblica, che drenano risorse e distorcono il mercato e, alla fine...ci siamo noi, il sistema produttivo Italiano, fatto di tante barche a vela (S.r.l.), barche a remi (S.n.c. - S.a.s.), canoe con un solo rematore (Ditte individuali).

    Se affronteremo così questo viaggio molti, moltissimi di noi naufragheranno perdendo la propria imbarcazione e, forse, la propria libertà di intrapresa. Non vale, forse, la pena di rinunciare al proprio radicato individualismo per progettare insieme una flotta in grado di competere e, magari, di vincere?
    Saremo capaci di fare sistema, senza pietire sovvenzioni o sgravi, rendendo inaffondabili le nostre navi facendo squadra ed affidando a ciascuna un compito, affinché unica sia la strategia e la regia ma corale lo sforzo verso obiettivi ben individuati?

    Non resta molto tempo per affidare ai cantieri le modifiche necessarie a trasformare il nostro eterogeneo e fragile settore produttivo in una flotta di imprese a rete, che sappia condurre verso i mercati, competendo ad armi pari, il frutto della nostra ineguagliabile capacità di innovare e produrre.

    La soluzione che Tesori d’Italia sta velocemente costruendo è già visibile e... sta scaldando i motori, per fornire alle piccole e medie Aziende di molti settori, sia della produzione sia della distribuzione, nuove opportunità.