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  • Editoriale



    di
    Alessandro Vaccarone


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    Arredo urbano - Gli occhi vuoti


    I cambiamenti epocali in atto nelle reti distributive stanno deteriorando l’arredo urbano: i negozi chiudono, le saracinesche restano abbassate, e a poco a poco le aree più colpite diventano uno squallido deserto urbano. E’ un fenomeno, che rischia di distruggere i "centri commerciali naturali" favorendo i "centri commerciali artificiali", la cui avanzata sembra inarrestabile.


    E’ evidente la necessità di contrastare questo fenomeno attraverso iniziative alternative, che diano nuove funzionalità alle vetrine, o, almeno dal punto di vista estetico e culturale, possano rendere nuovamente attraenti le vie dello shopping.

    Una soluzione molto semplice è illustrata da queste foto: trasformare le saracinesche in una sorta di album fotografico sviluppando un tema per immagini, ad esempio la storia del quartiere. E’ una soluzione gradevole, tecnicamente realizzabile con costi molto contenuti, per ridurre gli effetti collaterali di questo grave problema attuale. Col tempo può anche diventare un elemento di richiamo verso le aree interessate.
    Se si inseriscono delle immagini pubblicitarie, in modo non invasivo ma efficace, si possono generare ritorni economici in grado di coprire i costi dell’iniziativa e contribuire al finanziamento delle iniziative che i CIV (Centri integrati di via) devono porre in essere per contrastare la competizione di Centri commerciali e Shopping Center.

    Ma le tecnologie emergenti consentono di fare ben di più: trasformare un negozio chiuso in un negozio virtuale. O ancor meglio si può utilizzare al tecnologia per salvare il negozio prima che arrivi alla chiusura. Per capire come questo sia importante e i rischi che si corrono riportiamo un articolo inglese:

    A Redcar facciate 3D nascondono decine di negozi vuoti

    Gli abitanti a Redcar camminano fra negozi finti. 18 negozi chiusi della via principale di Redcar e una casa sono stati decorati con immagini di vetrine per rendere meno squallida la via e attirare investimenti nella zona. Negozi come la British Heart Foundation, Greggs, KFC e il negozio di abbigliamento maschile Greenwoods si sono aggiunti alla simulazione. C’è un ristorante virtuale, un caffé, un negozio di mobili, una libreria, un negozio di souvenir, due negozi di moda, prodotti elettrici ed accessori negozio. C’è anche una splendida casa virtuale sul fronte mare, completa di divano di peluche, grande camino e vasi ornamentali.
    Tutto questo per tappare i buchi vuoti mentre la recessione continua a mordere: Redcar ha colpito i titoli dei giornali, quando è stato rivelato che il visitatore medio spende solo 1 sterlina e 70 cent.

    La località balneare è stata colpita duramente dalla crisi e la perdita di 1.600 posti di lavoro delle acciaierie è stato un duro colpo, così l’amministrazione comunale spera di migliorare l’aspetto della via principale della città e attrarre nuove imprese attraverso l’uso di immagini intelligenti. Solo su un esame più attento fa capire ai passanti che la facciata è falsa, e un adesivo dice : ’Programma di lifting dei centri storici’.


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