Blended retail: metà negozio, metà Window Shopping Un negozio con articoli numerosi o ingombranti richiede grandi spazi, molto costosi in città e di conseguenza più personale.
Ma col Windows Shopping si può utilizzare un negozietto tradizionale anche con una sola vetrina: il negozio ha fisicamente in mostra articoli piccoli e poco costosi, mentre per gli articoli più impegnativi si possono usare sistemi interattivi di vario tipo.
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Possiamo pensare a totem o grandi schermi all’interno del negozio, in cui il cliente può vedere e ordinare i prodotti non in esposizione, possiamo pensare alla stesso approccio basato su schermi in vetrina. Ricordiamo anche che un QRtag è leggibile anche da video, quindi un video o un proiettore può far vedere in vetrina una sequenza di oggetti identificabili con un tag accanto all’immagine e acquistabili col cellulare.
Questo apre un’altra opportunità: il periodo di apertura. Il retail è in difficoltà anche per gli orari di apertura: non può competere coi centri che restano aperti fino alle 10 di sera. Ma se una parte delle vendite può essere effettuata dalla vetrina quando il negozio è chiuso il negozio rientra in gioco: è qualcosa di simile alle macchinette che i tabaccai usano per distribuire le sigarette quando sono chiusi.
Ovviamente ci sono delle controindicazioni, in molti casi si vorrà vedere e toccare l’oggetto, ma in questo caso rientriamo nella stessa logica dell’e-commerce. Con la differenza che gestire un monitor è molto più facile che gestire un sito di e-commerce e in questo caso la presenza fisica del negozio è una garanzia per l’acquirente.
Il sistema si può poi perfezionare con delle carte fedeltà che consentano al cliente di far arrivare l’articolo che interessa in negozio per vederlo prima di acquistarlo o che garantiscano certi vantaggi in questo tipo di acquisto.
La tecnologia non manca di certo: mancano solo le idee e le conoscenze sulle nuove tecniche di marketing.
